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Il Beato Angelico e l'Armadio degli Argenti della SS. Annunziata di Firenze

 

di Eugenio M. Casalini, osm,

Biblioteca Toscana dei Servi di Maria, Colligite, 12, Firenze, novembre 2007.

 

per informazioni:

055-2661828 (SS. Annunziata di Firenze - negozio)

 

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L’Armadio degli Argenti: i critici chiamano così l’ultima opera in cui si riconosce - almeno in parte - la pittura del Beato Angelico. I fiorentini vi vedevano un capolavoro, come il vescovo di Cortona, Mariano Salvini, Servo di Maria, testimonia in una lettera a Piero dei Medici. Le parole del vescovo mostrano meraviglia e approvazione e ciò doveva muovere il Medici a riprendere l’impegno dell’opera che era stata sospesa. Di giorno in giorno - dice la lettera - e di ora in ora cresce la lode a Dio e alla gloriosissima Annunziata per l’ornamento [il dipinto] del grande tabernacolo o altare, e aumenta la gente che accorre a vederlo. Il grande tabernacolo o altare era la grande tavola che chiudeva l’Armadio a mezzo di cateratta per meglio difendere dai furti gli ex-voto e gli oggetti liturgici d'argento. Era dipinta con gli episodi della Vita di Gesù: autore il Beato Angelico e poi la sua scuola.

Nel libro il riordino cronologico dei pannelli affida ai fedeli una lettura spirituale, forse come l'Angelico e i frati committenti volevano fin dall’inizio dei lavori. Per questo motivo l'autore unisce all’iconografia della Vita di Gesù, l’operetta trecentesca Meditationes Vitae Christi, già attribuita a San Bonaventura († 1274 ) e ora attribuita al francescano fra Giovanni da Calvoli (v. F. Sarri, Meditazioni sulla Vita di Cristo, Milano 1933). La storia è strettamente religiosa: la Ruota Mistica raccoglie la storia della Salvezza nel rotolare dei secoli; la Vita di Gesù Crocifisso sboccia nell’alleluia della Risurrezione; la Legge della Scrittura è sostituita dalla Lex Nova del Vangelo come descrivono gli episodi rappresentati. Direttamente manca una documentazione dell'intervento del Beato Angelico, ma la critica è d’accordo nel riconoscere la sua mano nel primo pannello che raccoglie gli episodi della fanciullezza di Gesù (Annunciazione a Maria, Natività del Signore, ecc. fino a Gesù che nel Tempio, a dodici anni, ascolta e insegna ai dottori della Legge). Il resto è attribuito alla scuola del Maestro, perché nel 1453 l’Angelico si trasferì a Roma e vi morì nel 1455. Riguardo alla lettera a Piero dei Medici del vescovo di Cortona è datata intorno al 1460.

 

L’Armadio degli Argenti (The Silver's Closet): art critics call in this way the last work in which they see the typical painting of Beato Angelico (at least in part). Florentine people considered it a masterpiece. The bishop of Cortona, Mariano Salvini, Servant of Mary, testifies this point of view in a letter to Piero dei Medici. His words show wonder and approval, and perhaps they moved Piero to the resumption of the engagement of the work that had been suspended. Di giorno in giorno - the letter says - e di ora in ora cresce la lode a Dio e alla gloriosissima Annunziata per l’ornamento [the picture] del grande tabernacolo o altare, e aumenta la gente che accorre a vederlo... Il grande tabernacolo (tabernacle) or altar was the great table that closed the Armadio by a "cataract" (shutter) in order to defend silver vows and liturgical silver objects from the thefts. The great table was painted by Beato Angelico and by painters of his school with the episodes of the Life of Jesus. In the book, the chronological reorder of the panels allows the faithfuls to read them in spirit, perhaps such as Angelico and Servants of Mary wanted. For this reason fr. Casalini combines iconography of the Life of Jesus, with the Meditationes Christi Vitae, a writing once attributed to Saint Bonaventure (d. 1274) and now to the Franciscan fra Giovanni da Calvoli (F. Sarri, Meditations on the Life of Christ, Milan 1933). The history is closely religious: the Mystical Wheel collects the history of the Salvation in the centuries; the Life of Jesus on the Cross blooms in the Resurrection alleluya; Ancient Law is replaced by Gospel's Lex Nova like the episodes symbolize.

There is no direct documentation about the relationship between Beato Angelico and the Armadio, but art critics agree in recognizing his style in the first panels that collects the episodes of Jesus' childhood (Annunciation to Mary, Christmas, etc ... and Jesus is twelve years and into the Temple, listing and teaching to the Doctors of the Law). The rest is attributed to his school, because in the 1453 Beato Angelico moved to Rome and here he died in 1455. The letter to Piero dei Medici written by the bishop of Cortona is dated around to 1460.

 

 

L’Armadio degli Argenti (L'Armoire des Argents) : les critiques appellent ainsi la dernière oeuvre dans laquelle ils voient - au moins en partie - la peinture du Beato Angelico. Les florentins voyaient là un chef-d'oeuvre, comme l'évêque de Cortona, Mariano Salvini, Serviteur de Marie, témoigne dans une lettre à Piero dei Medici. Ses mots montrent étonnement et approbation et cela devait bouger les Medici à reprendre l'engagement de l'oeuvre qui avait été suspendue. Di giorno en giorno - il écrivait - e di ora in ora cresce la lode a Dio e alla gloriosissima Annunziata per l’ornamento [la peinture] del grande tabernacolo o altare, e aumenta la gente che accorre a vederlo. Le grand tabernacle ou autel était la grande table qui fermait l'Armoire à moyen de sarrasine qui servait pour mieux défendre des vols l'ex-votes d'argent et les objets liturgiques d'argent. La table était peinte avec les épisodes de la Vie de Jésus par le Beato Angelico et ensuite par son école. Le réarrange chronologique des panneaux confie aux fidèles une lecture spirituelle peut-être comme l'Angelico et les moines de l'Annunziata de Florence voulaient. Pour cette raison le père Casalini joigne à l'iconographie de la Vie de Jésus, l'écrit Meditationes Vitae Christi, déjà attribué à Saint Bonaventure (m. 1274) et maintenant attribué au franciscain fra Giovanni da Calvoli (v. F. Sarri, Méditations sur la Vie de Christ, Milan 1933). L'histoire est étroitement religieuse: la Roue Mystique ramasse l'histoire du Salut dans les siècles; la Vie de Jésus sur la Croix éclôt dans l'alléluia de la Résurrection; l'Ancienne Loi est substituée du Lex Nova de l'Évangile comme décrivent les épisodes représentés.

Il manque une documentation directe de l'intervention du Beato Angelico, mais la critique est d'accord et reconnaît sa main dans les premier panneaux qui ramasse les épisodes de la enfance de Jésus (Annonciation à Marie, Noël, etc. jusqu'à Jésus qui dans le Temple, à douze ans, écoute et enseigne aux Docteurs de la Loi). Le reste est attribué à l'école du Beato Angelico, parce que dans le 1453 il se transféra à Rome et il mourut dans 1455. En ce qui concerne la lettre à Piero dei Medici de l'évêque de Cortona est datée autour du 1460.